- ALICE
- "Un disco registrato in solitudine in cui le molte sonorita' ricavate dalle chitarre di Umberto
costruiscono la musica attorno ai dodici capitoli del celebre libro "Alice nel paese delle meraviglie"
- 2003 (brave art)
- TRACKLIST:
1) Oh dear oh dear! I shall be late!
2) Keep your temper
3) No room! No room!
4) But who has won?
5) It must be a very pretty dance
6) Off with her head!
7) Important - unimportant
8) Silence in the court!
9) It's a cheshire cat
10) You are all pardoned
11) Who in the world am i?
12) Drink me
1) OH DEAR OH DEAR! I SHALL BE LATE! - el. guitar solo (envelope filter), distorted guitars, slide guitar, volume swells, guitar loop, sequencer programming, sampling effect, flangered percussions, drums loop*
2) KEEP YOUR TEMPER - guitars loops, el. guitar solo, volume swells, slide guitar, sequencer programming, drums loop*
3) NO ROOM! NO ROOM! -el. guitar solo, guitar(harmonizer), volume swells, "bass"(low tuned guitar), drums loop*
4) BUT WHO HAS WON? -el. guitars, brushes, slide guitar, sequencer programming (solo instrument), el. guitar solo
5) IT'S MUST BE A VERY PRETTY DANCE - el. guitars
6) OFF WITH HER HEAD! - slide guitar, el. guitar(harmonizer), volume swells, sequencer programming
7) IMPORTANT-UNIMPORTANT-slide guitar, el. guitar(harmonizer)volume swells, "bass" (low tuned guitar), drums loop*
8) SILENCE IN THE COURT! - distorted guitar solo, slide guitar, el guitar, "bass" (low tuned guitar), volume swells, drums loop*
9) IT'S A CHESHIRE CAT - el. guitars, guitar solo ( reverse eff. ) volume swells, brushes, "bass"(envelope filtered/low tuned guitar)
10) YOU ARE ALL PARDONED - slide guitars, ac. guitar, volume swells
11) WHO IN THE WORLD AM I? - el. guitars, mandolin, volume swells, noises
12) DRINK ME - el. guitar
- Recensione AXE n. 79 luglio 2003 - pagina intervista
- Nate nel 1865 dalla penna di Lewis carroll e destinate al pubblico infantile, le avventure di Alice nel paese delle Meraviglie hanno in realtà da sempre colpito la fantasia degli adulti, in virtu' della loro dimensione fortemente onirica e allucinata, che per molti versi è sembrata precorrere le tendenze "psichedeliche" della cultura dei nostri anni Sessanta. I personaggi di Carroll hanno ispirato nel tempo una lunga serie di riletture a cui si aggiunge ora questo lavoro di Umberto Fiorentino, trasposizione sonora del mondo fantastico e irreale attraversato dalla piccola Alice
- In linea con le atmosfere del libro, Fiorentino propone quindi un vero e proprio viaggio attraverso orizzonti sonori "acidi" e fantasmagorici, realizzati in solitudine attraverso sovrapposizioni di loop, sequencer e harmonizer, su cui si sviluppano frasi chitarristiche che sembrano provenire direttamente da un altro pianeta. La ricerca sonora operata da Fiorentino è ampia e diventa estremamente difficile tentare di descrivere i colori lunari e sospesi, molto vicini all'atonalita', che affiorano attraverso le tracce. La tavolozza timbrica è pero' sempre al servizio della idee compositive, per una musica visionaria e inquietante fatta di soluzioni armoniche e melodiche sperimentali e fuori da qualunque schema. Nonostante si possono avvertire in alcuni punti richiami a Frisell ( Keep your temper) o a Scofield (But who has won?), la personalità di Fiorentino si esprime con forza nelle soluzioni delle sue linee solistiche, sempre fluide e levigatissime, dalla concezione quasi tastieristica. Gli amanti del fraseggio outside troveranno qui pane per i loro denti e molto materiale da prendere ad esempio (It's a cheshire cat) visto che le imprevedibili linee di Fiorentino riescono sempre a mantenere una precisa logica di sviluppo che non lascia spazio a momenti di incertezza o a cali di intensità creativa. Rispetto ai suoi lavori piu' recenti, quali ad esempio quel "Things to come" dello scorso anno, solidamente inserito nell'estetica jazzistica, "Alice" costituisce quindi un deciso cambio di rotta
- Appena parte "Oh dear, oh dear! I shall be late!" prima traccia del CD, appare chiaro che Fiorentino ha scelto qui di muoversi in una direzione tutta da esplorare, svincolata da schemi armonici cadenzali e da forme predefinite, per costruire invece quadri sonori in cui le suggestioni coloristiche diventano piu' importanti del materiale tonale, con soluzioni che suggeriscono un vero e proprio astrattismo musicale (Who in the world am i?).
- In questo senso sembra a volte di sentire echi lontani di Robert Fripp o Adrian Belew (Silence in the court!), ma citiamo questi nomi solo per rendere l'idea dell'enorme orizzonte stilistico tracciato da questo lavoro
- Da questo punto di vista "Alice" è un operazione originale e innovativa, un lavoro profondo e fortemente suggestivo che solo un musicista raffinato e "pensante" come Umberto aveva i numeri per proporre
- MICHELE ARIODANTE (AXE n. 79) luglio 2003